acchiappa-anime
s. m. inv. Chi cattura l’essenza nascosta, la percezione e l’individualità di una persona. ◆ la British Telecom sta lavorando alla realizzazione di uno speciale chip, l’«acchiappa-anime», che può tradurre in linguaggio digitale i messaggi inviati dagli occhi al cervello e consente di archiviare tutte le immagini viste da qualsiasi uomo nel corso della propria vita. (Mina, Stampa, 28 luglio 2001, p. 1, Prima pagina) • Papageno, il cacciatore di uccelli del Flauto magico, porta sulle spalle una gabbia chiusa, per contenere le sue prede. Se si ricorda l’equivalenza che, nel folklore di molti popoli e tempi, le anime hanno con gli uccelli, appare probabile che Papageno sia l’ultima versione comica e teatrale dell’acchiappa-anime medievale, raffigurato in manoscritti, miniature e varia iconografia come il diavolo con la gerla. (Margherita Rubino, Repubblica, 11 maggio 2002, Genova, p. XIV) • Nick Cave, nel tempo, ha scritto circa duecento canzoni che per la maggior parte affondano le radici in esperienze personali dirette. Quelle che ritiene la vera espressione della Canzone d’amore le intuisce come «dei salvagenti lanciati dalle galassie a un uomo che sta affogando». E si definisce «un acchiappa-anime per conto di Dio». (Fulvio Panzeri, Avvenire, 24 agosto 2003, p. 23, Agorà).
Composto dal v. tr. acchiappare e dal s. f. anima.
L’elevata diffusione di acchiappa- in funzione di primo elemento compositivo è da porre in relazione con il successo del film Ghostbusters (regia di Ivan Reitman, 1984, tit. it. L’acchiappafantasmi), come documentato anche dalle neoformazioni successive.
Già attestato nel Corriere della sera del 27 luglio 1994, p. 20.