accompagnare
v. tr. [der. di compagno] (io accompagno, ... noi accompagniamo, voi accompagnate, e nel cong. accompagniamo, accompagniate). – 1. a. Seguire una persona, andare con essa come compagno per affetto, onore o protezione: a. un amico alla stazione, a. i figli a scuola; mi ha accompagnato dal medico; se non sai la strada, ti ci accompagno io; ti accompagnerà in città; si faceva a. da due uomini di fiducia; in partic., a. un defunto, seguirne il feretro fino alla chiesa o al camposanto. In usi estens. e fig.: a. qualcuno con l’occhio, con lo sguardo (mentre s’allontana); a. col pensiero; il ricordo di questi giorni mi accompagnerà tutta la vita; ti accompagni la mia gratitudine; Dio v’accompagni!; la luce si veniva a posare sulle pagine, come un gatto d’inverno, e accompagnava le parole fino all’ultimo rigo, fino al punto (Valeria Parrella). Con riferimento a cose: a. la porta, seguirla con la mano nel chiuderla, perché non sbatta; nella caccia, a. il tiro, muovere il fucile, fino al momento dello sparo, conservando il puntamento innanzi, sopra o sotto l’animale o il volatile, e seguendo il suo movimento più o meno rapido; nel pugilato, a. un colpo, in fase offensiva, assecondare la forza del proprio pugno con la spinta del corpo; in fase difensiva, assecondare la traiettoria del pugno dell’avversario, ritraendosi, al fine di ridurne l’efficacia. b. Come intr. pron., accompagnarsi con (anche a) qualcuno, farglisi compagno, unirsi a lui nel cammino; ant., unirsi con lui in società. Rifl. recipr., di persone non unite in matrimonio, convivere; solo ant., sposarsi, essere sposati: se tutte le donne pensassero come voi pensate, che lieta cosa sarebbe l’accompagnarsi (Goldoni); più esplicitamente: donna d’alto affare con uomo di picciola condizione o per lo contrario uomo gentile con donna ignobile non ben si posson sotto il giogo del matrimonio accompagnare (T. Tasso). 2. Mettere insieme, accoppiare, unire e sim.: cerco due poltroncine per a. le poltrone del salotto; a. l’invio d’un dono con un biglietto d’augurî; a. la recitazione col gesto, a. le parole con un sorriso. Anche, accordare, armonizzare: a. due stoffe di colori diversi. 3. Associare la voce di uno strumento musicale alla voce umana o alla voce di un altro strumento, facendo l’accompagnamento: a. una cantante o a. un violinista al pianoforte; tu suona il mandolino, io ti accompagno con la chitarra. Fig.: il mormorio del ruscello accompagnava i suoi lamenti; Quel rosignuol che sì soave piagne Forse suoi figli o sua cara consorte ... E tutta notte par che m’accompagne (Petrarca). ◆ Part. pass. accompagnato, anche come agg. (v. la voce).