acconsentire
v. intr. [der. di consentire] (io acconsènto, ecc.; aus. avere). – 1. Dire di sì, permettere, concedere quanto viene richiesto: a. a una richiesta, a una proposta; acconsentì che suo figlio lo accompagnasse; non acconsentì a che pubblicassero il suo libro; acconsentì a risarcirlo; estens. e fig.: a. al compromesso, alle tentazioni. Con uso assol.: gli chiesi se potevo andarmene, ed egli acconsentì; a. con un cenno del capo; prov., chi tace acconsente. 2. a. Cedere gradatamente a una pressione o a una tensione, detto di cosa: la molla acconsente alla pressione. In partic., in marina, di albero, pennone, antenna, asta di legno, o anche di manovra fissa (sartie, stralli, ecc.), che, sottoposti a uno sforzo notevole, si deformano oltre il limite di elasticità per la rottura di parte delle loro fibre. b. poet. Assecondare, aderire a: il bisso Liberale acconsente ogni contorno Di sue forme eleganti (Foscolo). 3. Con uso trans., in marina, filare o lascare un cavo, troppo tesato, quanto basta perché non si strappi. ◆ Part. pres. acconsenziènte, anche come agg., poco com. per consenziente.