accordare
v. tr. [lat. mediev. accordare «conciliare», der. di cor cordis sul modello del lat. concordare; nel sign. 2 a, e più ancora nel sign. 2 d, raccostato a corda] (io accòrdo, ecc.). – 1. Mettere d’accordo, conciliare: non sarà difficile a. padre e figlio; a. due partiti opposti, due idee contrarie; a. la fede con la ragione; a. le controversie, ecc. Rifl. con valore reciproco, mettersi d’accordo, convenire per contratto o per intesa comune: ci siamo già accordati sul prezzo; si sono accordati di andare insieme; anche di intese politiche: persuadeva ai Fiorentini che si accordassero coi Lucchesi (Machiavelli). 2. a. Ridurre a giusta intonazione, o all’intonazione voluta, uno strumento musicale; armonizzare, secondo i rapporti dovuti, le varie parti d’uno strumento; armonizzare uno strumento con uno o più altri: a. il violino, il pianoforte, l’arpa; a. i violini con il pianoforte. b. estens., fig. Uniformare, mettere in accordo: a. i modi alla circostanza; detto spec. di colori, in modo che diano impressione gradita all’occhio: il rosso si accorda con il giallo. Intr. pron., andare d’accordo, essere conforme: le tue parole non s’accordano con le tue idee; il vino bianco si accorda bene con il pesce. c. In fisica e nella tecnica, regolare la frequenza propria di un sistema oscillante fino a portare quest’ultimo in risonanza con un oscillatore: a. un diapason sulla frequenza di un altro. In radiotecnica, a. un radioricevitore, un amplificatore a radiofrequenza, sintonizzarli. d. Eseguire l’accordatura di una racchetta da tennis, dando alle corde la giusta tensione. 3. Concedere una cosa richiesta, permettere (indica per lo più superiorità e anche atto di benevolenza o degnazione in chi concede): il sovrano accordò finalmente la grazia; a. una proroga, un esonero, la sospensione di un pagamento; a. il perdono giudiziale, la non iscrizione nel casellario giudiziario, ecc. 4. In grammatica, attribuire ai varî elementi di una proposizione le desinenze del genere, numero, caso e persona secondo le norme della concordanza: a. un aggettivo col sostantivo; il predicato s’accorda col soggetto. ◆ Part. pass. accordato, anche come agg., spec. nell’accezione musicale: gli strumenti erano male accordati tra loro.