accrescere
accréscere v. tr. e intr. [lat. accrēscĕre, comp. di ad- e crēscĕre] (coniug. come crescere). – 1. tr. Aumentare, rendere maggiore di quantità, di misura: a. il numero dei custodi; a. i beni familiari; a. la cifra di cento euro; la noia del viaggio veniva accresciuta dalla selvatichezza del luogo (Manzoni); ingrandire: a. i sospetti, le difficoltà. Meno com., aggiungere: il buon costume accresce forza all’amor della patria (Botta). 2. intr. (aus. essere) Aumentare, diventare più grande o più numeroso: accrescendo sempre in fama, si fece eccellente (Vasari); più spesso con la particella pron.: la famiglia si è accresciuta; la produzione si è accresciuta del 5%. Talora, per es. nel linguaggio giur., accrescersi può essere seguito da un compl. di termine, con il sign. di «aggiungersi»: diritti che, per causa di morte, si accrescono ad altri successori superstiti. ◆ Part. pres. accrescènte, anche come agg., usato in botanica con riferimento al calice o ad altra parte di un fiore che, dopo la fecondazione, persiste e si accresce fino alla maturità del frutto. ◆ Part. pass. accresciuto, anche come agg., con sign. analogo a accrescente.