accrescimento
accresciménto s. m. [der. di accrescere]. – 1. L’accrescere e l’accrescersi; aumento, incremento: a. di gloria, di potenza; l’a. del capitale di un’azienda; l’a. della popolazione. Nel linguaggio giur., diritto di accrescimento, particolare modalità della successione a causa di morte, per cui i diritti che sarebbero devoluti a determinate persone, qualora queste per una qualsiasi ragione siano escluse dalla successione, si aggiungono alla parte spettante ad altra persona chiamata insieme ad esse. 2. a. In biologia, lo sviluppo dell’individuo (animale o pianta); può avvenire per neoformazione di cellule oppure per aumento di volume di alcune cellule già formate, ed è regolato sia da fattori genotipici o ereditarî, sia da fattori ambientali. In tutti gli organismi è generalmente un’attività ritmica: nell’uomo è massima nel primo anno di vita e tende poi a rallentare, presentando però una ripresa all’epoca della pubertà. b. Ormone dell’a., lo stesso che ormone somatotropo; vitamina dell’a., uno dei tanti nomi dati alla vitamina A o axeroftolo, così detta per la sua azione favorevole alla crescita. 3. In astrofisica, l’aumento della massa di un corpo celeste per la precipitazione su esso di materia dallo spazio circostante, catturata dal suo campo gravitazionale, precipitazione alla quale si accompagna emissione elettromagnetica (radiazione di a.); se, in partic., la materia proviene da un altro corpo orbitante intorno al primo, parte di essa si addensa in un disco di a. intorno al corpo principale. L’accrescimento ha una funzione molto importante nei processi di formazione di pianeti a partire da grumi materiali primordiali (planetesimi) e di notevoli oggetti stellari e quasi stellari, quali stelle X, pulsar e buchi neri.