accusare
accuṡare v. tr. [dal lat. accusare, der. di causa «causa» con il pref. ad- (cfr. scusare)]. – 1. Attribuire una colpa, muovere un’accusa: nelle note informative, il direttore lo accusava di eccessiva negligenza; in partic., chiamare una persona davanti ai giudici per rispondere di un fatto previsto dalla legge come reato: a. qualcuno d’aver rubato, di aver ucciso; fu accusato di omicidio, di furto, di peculato; lo accusarono dei più orribili delitti. Nell’uso com., spesso col sign. generico di rimproverare e sim.: a. uno di pigrizia, d’indolenza, ecc.; non puoi a. altri che te della tua attuale situazione; anche, a. la propria dappocaggine, la sorte, il caso, ecc., attribuire a questi la causa delle disavventure e sim. di cui uno si lagna. Anche rifl.: si è accusato di un furto che non ha commesso. Poet., inveire contro, maledire: Ivi accusando il fugitivo raggio, A le lagrime triste allargai ’l freno (Petrarca); E l’immonda [upupa] accusar col luttuoso Singulto i rai, di che son pie le stelle Alle obbliate sepolture (Foscolo). 2. a. Manifestare, dichiarare: a. un disturbo, un dolore al piede, ecc.; a. il ricevimento di una lettera (nell’uso burocr., a. ricevuta); per estens., a. il colpo, lasciare chiaramente intendere di essere stato colpito (in senso proprio o, più spesso, fig.). Con accezione partic., a. i proprî peccati, dichiararli in confessione. b. Rivelare: i suoi capelli, benché imprigionati da un pettine, accusavano il sonno recente (Foscolo); il suo aspetto accusava stanchezza; a. di, indicare come: coloro, che il vestiario, la capigliatura, le bisacce, accusavano di stranieri (Manzoni). c. Nel gioco delle carte, dichiarare di avere una data combinazione di carte che dà diritto a determinati punti di vantaggio: a. l’asso, a. una napoletana. d. Nello sport della scherma, dichiarare di essere stato «toccato», ogni volta che si riceve un colpo in un bersaglio valido. ◆ Part. pres. accusante, usato talora come s. m. e f., chi muove un’accusa. ◆ Part. pass. accusato, anche come s. m. (f. -a), chi è colpito da un’accusa (sinon. di imputato): tutti gli accusati furono assolti; l’accusata sosteneva la propria innocenza; essere costretto a presentarsi in veste di accusato.