acme
s. f. [dal gr. ἀκμ ή «punta»]. – 1. Punto culminante, momento di maggior splendore, produttività e prosperità (di una civiltà, di una nazione, o anche di una persona): Atene raggiunse la sua a. nel 5° secolo a. C.; nella vita umana, l’a. si ha, secondo Aristotele, fra i 35 e i 40 anni. 2. In medicina, il momento di maggiore intensità dei fenomeni morbosi, segnatamente della febbre (a. febbrile). ◆ La parola è talvolta usata al masch., come la corrispondente forma francese acmé (m. o f.).