acqua /'ak:wa/ (ant. aqua) s. f. [lat. aqua]. - 1. a. (chim.) [composto di formula H2O]. b. [nel linguaggio corrente, l'acqua allo stato liquido] ● Espressioni: acqua benedetta ≈ acquasanta; fig., acqua cheta [detto di chi sembra tranquillo, innocuo e sim., ma non lo è: guardati da lui, è un'a. cheta] ≈ (fam.) gatta morta, ipocrita, santarellino, simulatore, sornione; acqua dolce ↔ [→ DOLCE¹ (1. b)]; fig., acqua in bocca [esortazione a non parlare, a mantenere un segreto] ≈ silenzio, zitto; fig., affogare in un bicchier d'acqua [non essere in grado di reagire davanti a minime difficoltà] ≈ perdersi, smarrirsi. ↔ (fam.) cavarsela, (fam.) sbrigarsela, (gerg.) sfangarla, trarsi d'impaccio, (fam.) venirne fuori; andare sott'acqua ≈ immergersi. ↔ affiorare, emergere; fare acqua 1. (fig.) [essere in una situazione pericolante o insostenibile: la tua teoria fa a. da tutte le parti] ≈ non stare in piedi, non stare né in cielo né in terra. 2. (eufem.) [emettere urina: mi fermo a fare un po' d'a.] ≈ (fam.) fare pipì, (lett.) mingere, orinare, (volg.) pisciare; fig., fare un buco nell'acqua [fare un lavoro inutile, non riuscire nell'intento e sim.] ≈ fallire, fare cilecca, fare fiasco. ↔ (fam.) farcela, riuscire, (fam.) spuntarla, (region.) svoltare; fig., gettare acqua sul fuoco [cercare di calmare l'ira, la passione, ecc.] ≈ minimizzare, sdrammatizzare. ↔ esagerare, ingigantire; fig., mettere a pane e acqua [trattare in modo spartano] ≈ tenere a stecchetto; fig., navigare (o trovarsi) in cattive acque [essere in condizioni disagiate] ≈ essere in difficoltà, essere ridotto a mal partito; fam., iron., scoprire l'acqua calda [fare o dire qualcosa di ovvio e scontato] ≈ (fam., iron.) fare una bella scoperta. ▲ Locuz. prep.: ad acqua [che funziona mediante l'azione dell'acqua: orologio, organo ad a.] ≈ idraulico; fig., con l'acqua alla gola [in situazione di estrema gravità o urgenza: trovarsi, essere con l'a. alla gola] ≈ in ambasce, in ansia, (fam.) incasinato, pressato, sotto pressione, stressato. 2. (estens.) [acqua che cade sotto forma di precipitazione meteorologica] ≈ pioggia. ⇑ precipitazione. ● Espressioni: acqua a catinelle ≈ acquazzone, diluvio, nubifragio, piovasco, rovescio. ↔ acquerugiola, pioggerella, spruzzata; fam., prendere l'acqua [essere sorpreso in strada dalla pioggia] ≈ bagnarsi. ↑ infradiciarsi, inzupparsi. 3. a. (estens.) [umore acquoso di alcuni frutti: a. del cocomero, del cetriolo] ≈ succo, sugo. b. (chim.) [nome generico di talune sostanze acquose: a. di anice, di arancio] ≈ Ⓣ (farm.) idrolato. ● Espressioni: acqua ossigenata ≈ Ⓣ (chim.) perossido d'idrogeno. ▲ Locuz. prep.: fig., all'acqua di rose [detto di cosa fatta superficialmente, con scarsa cura e sim.: un lavoro all'a. di rose] ≈ affrettato, (fam.) alla carlona, approssimativo, frettoloso, sbrigativo, superficiale, (fam.) tirato via. ↔ accurato, curato, diligente, preciso. c. (pop.) [al plur., liquido serioso che riempie la cavità amniotica: perdita (o rottura) delle a.] ≈ Ⓣ (med.) liquido amniotico. 4. (miner.) [qualità di una pietra preziosa di essere pura, trasparente e sim.] ≈ limpidezza, lucentezza, luminosità, nitidezza, oriente, purezza, trasparenza. ▲ Locuz. prep.: della più bell'acqua 1. [di pietra preziosa assolutamente priva di impurità: è un diamante della più bell'a.] ≈ purissimo. 2. (fig.) [per confermare un aggettivo, per lo più negativo: è un briccone della più bell'a.] ≈ autentico, emerito, matricolato, puro, vero.
acqua. Finestra di approfondimento
Derivati e composti - Il termine a. è caratterizzato da un numero elevato di der. e composti. La maggior parte di questi è formata sul tema acqua- (der.: acquaio, acquaiolo, acquario, acquatico, acquazzone, acqueo; comp.: acquaforte, acquamarina, acquasanta, acquavite, acquedotto; der. con pref.: annacquare, sciacquare ecc.), ma non mancano i termini, talora stranieri, che seguono il tema lat. aqua- (aquaplaning, aquarium, aquascooter). Decisamente più numerosi, in vari linguaggi scient. (e da questi talvolta passati nella lingua comune: idrante, idratante, idraulico, idrico ecc.) sono peraltro i termini composti con il primo elemento idro- (da hìdor, che in gr. vale «acqua»), tutti riconducibili alla sfera semantica di a.: idrante, idratare, idraulico, idrico, idrocefalo, idroelettrico, idrofilo, idrofobia, idrofugo, idrogeno, idrogetto, idrografia, idromele, idromorfismo, idronimo, idropisia, idrostatico, idrotermale, idrovolante, idrovora e moltissimi altri.
Come spesso accade, i primi elementi della lingua scient. (i cosiddetti prefissoidi) possono ulteriormente specializzarsi, sulla base di un determinato comp. che, a sua volta, genera un’altra serie di termini. È il caso di idrogeno (letteralm. «che genera acqua»), che ha determinato la nascita di comp. del linguaggio della chimica, quali idrocarburo, idrosolfito, idrosolforoso, idrossido ecc., nei quali idro- richiama per l’appunto l’idrogeno e non semplicemente l’acqua. In rari casi il composto con idro- concorre con l’equivalente (o quasi) formato con acqua-: idrocoltura/acquicoltura, idroplano/acquaplano. Più raro il caso di -idro usato come secondo elemento: anidro e chelidro. Esiste, infine, anche qualche comp. con -acqua come secondo elemento: paracqua, portaacqua (o portacqua), scaldaacqua (o scaldacqua), sottacqua.
Sinonimi - Dal punto di vista semantico, si può notare che il termine a. è spesso preferito a sinon. più specifici. Per es. si dice a. talora in luogo di pioggia (guarda che a. viene giù!; prendere l’a.; scroscio d’a.), con gli alterati acquazzone «pioggia breve e impetuosa» e acquerella, acquerugiola e acquetta «pioggerellina». Le acque sono, nell’uso com., il liquido amniotico (perdita, rottura delle a.). In ambito domestico, a. sostituisce talvolta succo, sciroppo o siero (l’a. del cocomero, del cetriolo; questa pera è tutta a.; la mozzarella si conserva nella sua stessa a.).
Metafore - Molte, infine, sono le metafore che coinvolgono la parola a., come sempre accade con i termini ad altissima frequenza, specie poi se designanti elementi naturali e vitali (si pensi anche alle metafore di aria, terra, fuoco ecc.). Tra le più comuni (oltre a quelle ricche di sinon. citate nel lemma a. di questo dizionario) si ricordano quelle delle seguenti espressioni e prov.: a. cheta rovina i ponti (invito a non fidarsi di chi appare tranquillo e innocuo); a. passata non macina più (alludendo a cose passate che non hanno più alcun effetto); l’a. va al mare (la fortuna capita sempre a chi ne ha già abbastanza); il sangue non è a. (sia per giustificare uno scatto d’ira, sia alludendo all’importanza dei vincoli di parentela); intorbidare le a. (creare scandali); ne è passata d’a. sotto i ponti! oppure è a. passata (per intendere una situazione passata per sempre, le cui conseguenze sono ormai cessate); portare a. al mare (portare qualche cosa in un luogo dove ce n’è già in abbondanza); tirare l’a. al proprio mulino (badare solo ai propri interessi).