acquisito
acquiṡito part. pass. e agg. [dal lat. acquisitus, part. pass. di acquirĕre «acquistare»]. – 1. Che è stato acquistato, che è divenuto proprietà o possesso di qualcuno: diritti a., nel linguaggio giur., quei diritti che, mediante un atto o un fatto idoneo, sono entrati nel patrimonio e quindi nella libera disponibilità della persona; in senso più generico: le nozioni a. con lo studio; certezza a. attraverso una faticosa ricerca; una verità ormai a. alla scienza. Per estens., in usi assol., di fatto che si considera accertato, e quindi definitivo, non più discutibile: è cosa ormai a.; è già a. che ecc.; e analogam., dare per acquisito. 2. Acquistato, in quanto non si ha da sempre, dalla nascita, dall’origine, ma proviene da un acquisto, da una aggiunzione o sim.: parenti a., gli affini; malattia a., non ereditaria ma contratta dopo la nascita. In genetica, carattere a., ogni carattere che sia presente in un organismo come risposta all’azione di agenti ambientali e non dei suoi fattori ereditarî (geni): questi caratteri non sono pertanto trasmissibili alla discendenza né possono influire nei processi evolutivi. In psicologia, di tutto ciò che non è possesso originario della coscienza, ma di cui questa si appropria nel processo della sua esperienza: idee acquisite; più particolarmente, percezioni a., le rappresentazioni pertinenti all’attività di un dato senso, suscitate dalla percezione di un senso diverso.