acting-out
‹ä′ktiṅ àut› locuz. ingl. [propr. «il rappresentare fuori», comp. di acting, der. di (to) act «agire, rappresentare» e out «fuori»], usata in ital. come s. m. – Nella terapia psicanalitica, locuzione con cui si designa il rivivere, da parte del soggetto, atteggiamenti, emozioni e conflitti inconsci riattivati nel transfert, operando così una vera e propria sostituzione del pensiero con l’azione; si tratta quindi di modalità espressiva non abituale rispetto a quella tipica della situazione analitica, in cui l’espressione avviene in forma prevalentemente verbale. Anche, con sign. estens. e non più tecnico, comportamento aggressivo e antisociale.