ad libitum
‹ad lìbitum› locuz. lat. (propr. «a piacere, a volontà»). – Espressione usata: in ricette mediche (nell’abbreviazione ad l.) quando non s’intende prescrivere una dose determinata; come didascalia musicale, per indicare che l’esecuzione di un passo si lascia alla libera interpretazione dell’artista, o che una parte strumentale non è ritenuta indispensabile; nella liturgia della messa, per lasciare libera la recitazione di certe collette che seguono a quelle obbligatorie. Con uso generico, per lo più scherz., mangiare, bere ad libitum (o sim.), a piacere, a volontà.