addensare
v. tr. [dal lat. addensare, der. di densus «denso, fitto»] (io addènso, ecc.). – Rendere denso, fitto, in senso proprio e fig.: a. una salsa, una crema, in cucina, con l’aggiunta di farina o fecola di patate; a. un discorso di luoghi comuni; ammassare, ammucchiare: a. le note, le citazioni nel commento di un testo (o, con il sign. prec., a. un commento di note, di citazioni). Nel rifl. e intr. pron., farsi denso, accalcarsi, ammassarsi: la folla si addensava nella piazza; la nebbia s’era addensata nella pianura; nere nuvole si addensavano nel cielo; e in usi fig.: col passare dei giorni le preoccupazioni e le ansie si addensavano nel suo animo; tanto il pover’uomo era lontano dal prevedere che burrasca gli si addensasse sul capo! (Manzoni). ◆ Part. pres. addensante, anche come agg. e s. m. nell’industria tessile per indicare sostanze (per es., amido) che vengono miscelate ai liquidi apprettanti per renderli più densi, e nell’industria alimentare per indicare sostanze (in genere amidacee) che vengono aggiunte a prodotti alimentari per conferir loro maggiore densità. ◆ Part. pass. addensato, anche agg., denso, ammassato: una folla addensata nella piazza; nuvole, ombre addensate.