addetto
addétto agg. e s. m. [dal lat. addictus, part. pass. di addicĕre «assegnare»]. – 1. agg. Assegnato, applicato a un determinato ufficio: il personale a. alle pulizie, ai rapporti col pubblico (assol., rivolgersi al personale a.); funzionario a. alla segreteria particolare; vietato l’ingresso alle persone non a. ai lavori; anche sostantivato, gli a. ai lavori, espressione spesso usata in senso fig. e scherz., e talora in tono polemico, riferita, con sign. simile a iniziati, a persone che hanno particolare conoscenza e esperienza in una scienza, in un’arte, in una tecnica, o che prendono parte attiva alla vita di un ente, di un organismo politico, di un partito, di un centro di potere: è un libro faticoso, la cui lettura è sconsigliabile ai non a. ai lavori; sono segreti partecipati ai soli a. ai lavori; scrittore precoce e non aristocratico, di molti inediti e di molte incompiute, Gadda è stato a lungo passione quasi gelosa di pochi a. ai lavori (Pier Vincenzo Mengaldo); in senso più ampio: A’ tuoi superbi regni Vile, o natura, e grave ospite addetta, E dispregiata amante (Leopardi). Di animale o cosa, destinato a una funzione, adibito a un uso: muli a. alle salmerie, luoghi a. al pascolo, carri a. al trasporto merci. 2. Come s. m. (f. -a), designa persone investite di funzioni specifiche: a. stampa, chi, in particolari uffici pubblici, organizzazioni culturali, politiche e sim., ha il compito di curare le pubbliche relazioni con i giornalisti; a. alle relazioni pubbliche, chi promuove e mantiene rapporti col pubblico per conto di un’azienda; gli a. alla torre di controllo, negli aeroporti; a. militare, a. aeronautico, navale, commerciale, culturale, ufficiali ed esperti che i governi destinano presso le rappresentanze diplomatiche all’estero come consiglieri tecnici per le questioni di rispettiva competenza. Usato assol., addetto, il primo grado nella carriera diplomatica.