addirizzare /ad:iri'ts:are/ (o addrizzare) [lat. ✻addirectiare, lat. mediev. addretiare (der. di directus "diritto"), con influenza, nei sign. del n. 2 e del rifl., del fr. adresser], non com. - ■ v. tr. 1. a. [rendere diritto] ≈ drizzare, raddrizzare. ↔ curvare, piegare, torcere. b. [mettere in verticale] ≈ drizzare, rimettere in piedi. ‖ risollevare. ↔ coricare, inclinare, sdraiare. 2. (fig.) a. [rendere più retto o mettere su una certa direzione: a. la testa a qualcuno] ≈ aggiustare, correggere, dirigere, drizzare, emendare, indirizzare, migliorare, raddrizzare. ↔ corrompere, guastare, sviare. b. [riportare a una situazione di normalità o di tranquillità: a. una controversia] ≈ accomodare, appianare, comporre, (fam.) ricucire, sistemare. ■ addirizzarsi v. rifl. 1. (lett.) [muoversi verso una direzione o indirizzarsi a qualcuno, con la prep. a] ≈ dirigersi (verso), rivolgersi. 2. (fig.) a. [diventare più retto] ≈ correggersi, drizzarsi, emendarsi, mettere giudizio, mettere la testa a partito (o a posto), migliorare, raddrizzarsi, ravvedersi, rimettersi in carreggiata, rimettersi sulla retta via. ↔ corrompersi, guastarsi, peggiorare, (fam.) prendere una brutta piega. b. (non com.) [di tempo, diventare migliore] ≈ migliorare, rasserenarsi, rimettersi (al bello). ↔ abbuiarsi, annuvolarsi, guastarsi, peggiorare, rabbuiarsi, rannuvolarsi.