addizione
addizióne s. f. [dal lat. additio -onis, der. di addĕre «aggiungere»]. – 1. Aggiunta, integrazione: feciono addizioni e correzioni alla legge (G. Villani); addizioni e postille al vocabolario della Crusca. In partic.: a. In matematica, una delle quattro operazioni aritmetiche elementari (insieme alla sottrazione, moltiplicazione e divisione), mediante la quale si trova la somma di due o più numeri dati (detti addendi); è correntemente detta anche somma (termine che più propriam. designa il risultato dell’operazione) e ha come simbolo il segno + (per es., 3+4=7): fare un’a., fare l’a. dei numeri dati. b. In chimica, reazione di a., reazione per cui due (o più) molecole si uniscono dando un composto che è la somma delle molecole costituenti, che ne contiene cioè tutti gli atomi; composto di a., quello che si forma da reazioni di addizione. c. ant. o region. Tributo straordinario addizionale. 2. Nel linguaggio giur., ogni opera eseguita, come trasformazione o miglioramento, dal possessore o dal detentore, su un immobile altrui. 3. Nella logica formale, modo di argomentare basato sul principio che la somma di più cose considerate singolarmente e successivamente è uguale all’insieme di esse considerato complessivamente e contemporaneamente. ◆ Dim. addizioncèlla.