aderenza
aderènza s. f. [dal lat. tardo adhaerentia, der. di adhaerere «aderire»]. – 1. a. L’essere aderente, lo stretto contatto di due superfici: l’a. di un abito al corpo; a. tra due assi, tra due pezzi metallici, ecc.; nel linguaggio giur., costruzioni in a., quelle innalzate sul confine senza appoggiarsi sul muro preesistente del vicino e senza lasciare alcuna intercapedine. b. In meccanica, la forza che si oppone allo scorrimento relativo di due superfici a contatto; un caso tipico è quella che si sviluppa tra la ruota motrice di un veicolo e il piano viabile, data dal prodotto del peso del carico gravante sulla ruota per il coefficiente di a. (o coefficiente di attrito statico), sempre minore di 1, massimo quando le superfici che vengono a contatto sono asciutte o anche completamente bagnate, minimo quando sono appena umide o fangose o ricoperte di grasso, ecc. Un veicolo si dice ad a. totale se tutti gli assi sono motori (oppure accoppiati all’asse motore), ad a. parziale se alcuni degli assi sono motori e gli altri portanti. A. artificiale, quella che si ottiene, per i veicoli stradali, con dispositivi adatti quali catene di a. (o da neve), suole di a. per cingoli, ecc., e, per le ferrovie, mediante rotolamento di ruote dentate su dentiere, quando si debbono superare forti pendenze. c. Nella scienza delle costruzioni, la forza di coesione che le malte o i calcestruzzi sono in grado di esercitare sugli elementi lapidei o laterizî di una muratura, o sulle sbarre di acciaio nel caso di una struttura in cemento armato. 2. In medicina e botanica, saldatura tra due organi, tra due formazioni anatomiche, o tra due tessuti di rivestimento. Più precisamente, in medicina, uno degli esiti dei processi infiammatorî a carico delle membrane sierose o mucose per cui si ha, di solito, la formazione di tessuto fibroso, cicatriziale, e una conseguente riduzione della mobilità dell’organo avvolto dalla membrana; può essere causa di fenomeni dolorosi e talora, quando interessa il peritoneo, persino di occlusioni intestinali. 3. fig. a. Corrispondenza, conformità e sim.: un discorso che aveva scarsa a. all’argomento; invocare una politica che abbia maggiore a. alla realtà. b. Al plur., rapporti di amicizia o di parentela con persone influenti: è persona di molte a., che ha larghe a.; la famiglia dell’ucciso, potente assai, e per sé, e per le sue a., s’era messa al punto di voler vendetta (Manzoni).