adozione mite
loc. s.le f. Adozione di minori tendente a assicurare l’assistenza, all’interno di un nucleo familiare, a bambini ancora non adottabili. ◆ «Abbiamo già costituito una équipe per la cosidetta adozione mite, che è comunque una forma diversa di affidamento. Sarebbe veramente importante poterla sperimentare anche per le adozioni internazionali» [Franco Occhiogrosso, presidente del Tribunale dei minori di Bari, intervistato da G. D. M.]. (Repubblica, 28 febbraio 2004, p. 8, Cronaca) • L’adozione mite non è affare del Csm. I giudici di Palazzo dei Marescialli si tirano fuori dalla polemica che vede su trincee opposte il tribunale per i minori di Bari e l’Associazione nazionale delle famiglie adottive e affidatarie. Oggetto del dibattere è l’adozione mite, introdotta per la prima volta in Italia dal tribunale barese, che consente a genitori affidatari di trasformare l’affidamento a lungo termine (che duri cioè da oltre due anni) in adozione, per quei bimbi che siano stati abbandonati dalla famiglia di origine. (Mara Chiarelli, Repubblica, 9 luglio 2006, Bari, p. X).
Composto dal s. f. adozione e dall’agg. mite.