adultescente
s. m. e f. Persona adulta che si comporta con modi giovanili, compiacendosi di ostentare interessi e stili di vita da adolescente. ◆ [tit.] La carica degli adultescenti, ragazzi over 40 [testo] Indossano pantaloni militari e scarpe da ginnastica, escono fino a tardi e vanno ai concerti rock. Sono gli adultescenti, quegli adulti giovanili quanto gli adolescenti, spesso più di loro, che rischiano però di mettere in crisi l’identità di ragazzi e ragazzine. Le statistiche sembrano confermare quello che sostengono tutti quelli che hanno passato la boa degli «anta»: l’età non conta, non è un numero ma uno stato mentale. (Pier Antonio Lacqua, Sicilia, 2 febbraio 2004, p. 1, Prima pagina) • La zuca è diventata il feticcio dei californiani in fila al check-in o altrove. Perché è più grande e più a parallelepipedo dello zaino e ci si siede comodamente sopra, anche in abiti blu e tailleurs e gessati o microgonne carrieriste o trash o Zara o Prada: insomma è il bagaglio ideale per multitasking di qualsiasi sesso/età. Specie se adultescenti, la classe consumatrice sui quaranta su per giù, che usa zuche blu mezzanotte-rosa malibu-rosso chili, segnalando il proprio spostamento anche di notte coi leds intermittenti applicati alle rotelle, che sono quattro più due posteriori per salire le scale. (Laura Piccinini, Corriere della sera, 22 gennaio 2005, p. 43, Tempo libero) • Quei giovani, se le statistiche vedono giusto, tra un viaggio e l’altro tornano a casa da mamma a farsi fare il bucato e stirare le camicie. E poi vuoi mettere la colazione nella vecchia cara cameretta tirata a lucido? È questione di praticità, dopotutto. E si risparmia pure. […] Li chiamano «adultescenti», (Claudia Ferrero, Stampa, 2 aprile 2006, p. 10, Estero).
Adattato dall’ingl. adultescent, composto da adult e (adol)escent.
Già attestato nella Stampa del 29 dicembre 1997, p. 16, Società e Cultura (Maria Chiara Bonazzi).
V. anche Kidult.