aereo-bomba
loc. s.le m. Aereo che viene lanciato contro un obiettivo allo scopo di farlo esplodere. ◆ per esaurire il panorama degli aerei a reazione impiegati tra 1939 e 1945 basta aggiungere il bizzarro aereo-bomba giapponese Yokosuka MXY7 Ohka 22, «Fior di ciliegio», prodotto in 852 esemplari, e concepito nel 1944 per essere lanciato dai kamikaze sulle navi americane. (Foglio, 8 agosto 2000, p. 3) • Erano le 8,48 di martedì quando, su una delle torri gemelle di Manhattan si è schiantato un «aereo-bomba», innescando una catastrofe dalle proporzioni immani. (Sicilia, 13 settembre 2001, p. 9, L’America ferita) • L’Arabia Saudita è […] al centro dell’attacco mortale di Al Qaeda. Lo sceicco Osama [Bin Laden] che mette bombe e aerei-bomba dentro la storia quotidiana dell’Occidente punta in realtà a scacciar via dalla terra del Profeta la famiglia blasfema dei principi sauditi (hanno osato profanare la sacralità della Mecca con l’«ospitalità» concessa alle truppe americane), per sostituirla con un Nuovo Califfato millenarista, misticamente proiettato a riportare al centro del mondo la legge del Corano e il volere di Allah. (Mimmo Candito, Stampa, 2 agosto 2005, p. 3, Estero).
Composto dal s. m. aereo e dal s. f. bomba.
Già attestato nella Repubblica del 28 novembre 1984, p. 10, Politica estera (Magdi Allam).