affarsi
v. intr. pron. [der. di fare] (coniug. come fare, ma usato solo nella 3a pers. sing. e plur.; raro il pass. rem. si afféce, e non usati il part. pass. né, quindi, i tempi composti), letter. – Adattarsi, convenire, confarsi; si costruisce di regola con la prep. a (o con un pron. dativo): questo vestito non ti s’affà più; Vincenzo Monti ... seppe assimilarsi quel che a lui si affaceva dall’opera individuale del Parini e dell’Alfieri (Carducci); E ti s’affà la scesa e la salita (Giusti); più raram. con la prep. con nel sign. di accordarsi, armonizzarsi e sim.: il contegno della zitella era tale che molto si affaceva colla gravità sacerdotale (I. Nievo).