affastellare
v. tr. [der. di fastello] (io affastèllo, ecc.). – 1. Riunire, legare in fastelli: a. la legna, il grano. In partic., riunire fieno o paglia o piante di cereali in fastelli approssimativamente uguali per volume, peso e dimensioni, così da poter fare a occhio un calcolo approssimativo dell’entità del raccolto. 2. estens. Ammassare, mettere insieme confusamente; spec. in senso fig.: a. frasi, argomenti, citazioni; a. bugie. Nel gergo teatrale, usato assol., precipitare la recitazione (v. affastellamento). ◆ Part. pass. affastellato, anche come agg.: grano affastellato; fig., notizie affastellate senz’ordine. Con sign. specifico, in botanica, radici affastellate, quando sono numerose e tutte pressappoco di eguale sviluppo (sinon. di fascicolato). ◆ Avv. affastellataménte, in modo disordinato, confuso: raccontare, riferire affastellatamente i fatti.