affidamento in house
loc. s.le m. Affidamento diretto: gestione di servizi per i cittadini, affidata in proprio a entità di diritto pubblico. ◆ su uno degli ordini del giorno, (peraltro bocciati) Rifondazione trova l’alleanza della Margherita per il cosiddetto affidamento «in house», cioè la possibilità di gestire in proprio il servizio in un’azienda totalmente pubblica come deciso in Provincia (su proposta delle stesse forze): la richiesta è di far inserire la norma alla Regione nel regolamento sul trasporto pubblico. (Donatella Alfonso, Repubblica, 26 maggio 2004, Genova, p. VI) • [tit.] Utility, affidamenti in house senza rapporto di gerarchia [testo] Ai sensi dell’articolo 113, comma 5 lettera c, del dlgs 267/2000, i servizi pubblici locali possono essere affidati senza gara a società a capitale interamente pubblico, a condizione che l’ente titolare del capitale sociale eserciti sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che la società realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente che la controlla. Si denomina questa forma di gestione dei servizi pubblici locali come «affidamento in house». (Luigi Olivieri, Italia oggi, 10 gennaio 2006, p. 30, Enti locali e Stato) • La soluzione indicata dall’Unione quindi non è un ritorno all’indietro ma una drastica correzione dei fenomeni degenerativi prodotti dalle norme Buttiglione che, consentendo un indiscriminato ricorso agli affidamenti in house a società pubbliche e miste, ha alimentato la moltiplicazione di tali società con una crescita spropositata del peso della politica e il conseguente aumento delle tariffe (o dei tributi locali) per pagare inefficienze, apparati spropositati, gestioni sottratte sia ai controlli pubblici che alla verifica del mercato. (Linda Lanzillotta, Corriere della sera, 20 maggio 2007, p. 28).
Espressione composta dal s. m. affidamento e dall’espressione ingl. in house ('in casa, all'interno).