affittopoli
(Affittopoli), s. f. inv. Scandalo relativo alle case di proprietà di enti pubblici o economici assegnate in affitto a personaggi eccellenti con condizioni di favore. ◆ C’è anche il caso di Alain Juppé, primo ministro incappato nella storia di un appartamento del municipio di Parigi, concessogli indebitamente a prezzo di favore (tutta Affittopoli è paese). (Foglio, 5 novembre 1999, p. 1, Prima pagina) • I carabinieri si sono presentati alle 10 di ieri. Hanno chiesto alla ventina di dipendenti della palazzina di lasciare i loro uffici e di uscire. Poi hanno apposto i sigilli del sequestro giudiziario. […] Presto altri immobili [di Ardea] potrebbero essere dichiarati off limits: gli investigatori del nucleo operativo della Compagnia di Anzio stanno infatti delineando le dimensioni di un’«affittopoli» cittadina. (Alessandro Fulloni, Corriere della sera, 3 settembre 2003, p. 52, Cronaca di Roma) • Da «affittopoli» a «svendopoli». Dieci anni fa Il Giornale denunciava lo scandalo degli affitti: case e appartamenti di proprietà di enti pubblici, ubicate nelle zone più lussuose delle nostre città, affittati ai politici di destra e sinistra a prezzi irrisori. «Oggi quegli stessi immobili - denuncia l’Espresso in un’inchiesta che sarà pubblicata nel numero in edicola oggi - affittati ad equo canone sono stati svenduti definitivamente e il privilegio è stato reso eterno». (Marco Innocente Furina, Stampa, 31 agosto 2007, p. 13, Interno).
Composto dal s. m. affitto con l’aggiunta del confisso -poli2.
Già attestato nella Stampa del 27 agosto 1995, p. 3, Interno (Flavio Corazza).