after hours
‹àftëë àuë∫› (o after-hours) locuz. ingl. (propr. «dopo le ore [di lavoro] »), usata in ital. come agg. e s. m. – 1. a. Fuori orario, dopo la chiusura, e sim.: un bar, un locale after hours. b. s. m. Festa in ore notturne; locale aperto nelle stesse ore: frequentare gli after hours; anche nella forma afterhour: viaggia in Internet, partecipa a tutti i raveparty e gli afterhour della penisola e indossa sempre la stessa fruit autoprodotta (Giuseppe Caliceti). 2. Nel linguaggio del jazz, in varie locuzioni riferite all’abitudine dei musicisti di recarsi a suonare, dopo il lavoro e quasi sempre gratuitamente, in locali notturni: un circolo, un incontro, una riunione jazzistica after-hours. 3. Nel linguaggio finanziario, con riferimento alle contrattazioni che avvengono, per via telematica, dopo l’orario ufficiale di chiusura del mercato di borsa.