agente di quartiere
loc. s.le m. e f. Agente di polizia incaricato della sorveglianza di un quartiere urbano, con il compito di stabilire un contatto diretto con i cittadini. ◆ Quindici persone arrestate, 18 fermi tra prostitute e transessuali, 4 accampamenti abusivi. È il bilancio dei controlli a Ostia, svolti dalla polizia negli ultimi giorni con pattuglie a cavallo e in bicicletta, agenti di quartiere e «falchi» della squadra mobile. (Corriere della sera, 13 giugno 2003, p. 52, Cronaca di Roma) • È la valutazione del ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, che ieri a Roma - presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, presenti il premier [Silvio] Berlusconi e i vertici delle forze dell’ordine - ha annunciato che 700 nuovi agenti di quartiere si sommeranno, da oggi, a quelli in servizio. (Vincenzo R. Spagnolo, Avvenire, 7 maggio 2004, p. 12, Oggi Italia) • Per la sicurezza le due associazioni [Confesercenti e Ascom] ritengono che un centro più frequentato possa dare un importante contributo, chiedono una maggior presenza di agenti e pattuglie in aree nevralgiche e di rafforzare la figura del vigile o dell’agente di quartiere. (Franco Marchiaro, Stampa, 20 aprile 2007, Alessandria, p. 63).
Espressione composta dal s. m. e f. agente, dalla prep. di e dal s. m. quartiere.
Già attestato nel Corriere della sera del 22 luglio 1992, p. 30.
V. anche agente-amico, agente di prossimità, polizia di prossimità, vigile di quartiere.