aggressivo
agg. e s. m. [der. del lat. aggressus, part. pass. di aggrĕdi «aggredire»]. – 1. agg. a. Che tende ad aggredire: assumere un atteggiamento a.; più spesso fig., combattivo, battagliero, o violento, impetuoso: nel suo discorso apparve molto a.; avere una natura a., un temperamento a.; parlare, interpellare con tono a.; più in partic., in psicologia, di soggetto o di comportamento caratterizzati da aggressività (con riferimento a persona, anche sostantivato: è un aggressivo, è un’aggressiva). Nello sport, di atleta che dimostra spirito agonistico, decisione d’attacco: un pugile a., e analogam. una squadra aggressiva. b. Con altro uso fig., che riesce a colpire, cioè a impressionare fortemente i sensi o l’animo, ad afferrare e trascinare: una bellezza a., provocatoria: stile a., di uno scrittore, pittore, musicista; un cantante, un sassofonista, un trombettista a.; un salone arredato con tendaggi di un verde aggressivo. 2. s. m. A. chimico, ogni sostanza chimica che, diffusa nell’aria o sparsa sul terreno, anche se presente in piccole quantità, è capace di diminuire o annullare l’efficienza degli esseri viventi. Da un punto di vista fisiopatologico, gli aggressivi chimici si distinguono in soffocanti, vescicanti, irritanti (lacrimogeni o sternutatorî), tossici, nervini (fortemente letali, che agiscono provocando squilibrî nel sistema nervoso), inabilitanti (che provocano turbe psichiche temporanee o malesseri generali tali da non consentire alcuna attività); dal punto di vista tattico in fugaci e persistenti; sono detti a. penetranti quelli capaci di attraversare i filtri delle maschere. A. biologico, qualsiasi agente causale (anche un microrganismo patogeno) che, comunque diffuso, sia capace di provocare malattie o alterazioni morbose a uomini e animali o di distruggere e danneggiare piante e coltivazioni. ◆ Avv. aggressivaménte, in modo o con tono aggressivo: affrontare, interpellare aggressivamente; fig., cantare, suonare aggressivamente.