agire
v. intr. [dal fr. agir, che è dal lat. agĕre «spingere», e poi «fare, compiere un’azione»] (io agisco, tu agisci, ecc.; aus. avere). – 1. a. Fare, operare in genere (sottintendendo l’oggetto dell’azione, che per lo più è di una certa importanza e gravità; talora si tratta di azione coperta o illecita): a. di nascosto; a. di comune accordo; è giunto il momento d’a.; decisero di a. senza perder tempo. b. Comportarsi: bel modo d’a.!; a. da sciocco; hai agito assai male verso di me. Con questa accezione, anche sostantivato (soprattutto in frasi negative): il tuo non mi sembra un a. corretto; non è stato un bell’a., il suo! 2. non com. Di una compagnia teatrale, recitare: da ieri la compagnia non agisce più; riferito al teatro, essere aperto, dare rappresentazioni: il teatro Verdi agirà sino a tutto luglio. 3. a. Di meccanismo e sim., funzionare: la molla agisce poco. b. Determinato da complemento, esercitare un’azione, influire su persona o cosa: il freno agisce sui cerchioni delle ruote; è una sostanza che agisce come calmante sull’organismo; le condizioni atmosferiche agiscono spesso, favorevolmente o sfavorevolmente, sul mio stato d’animo. 4. In diritto, esercitare un’azione legale contro qualcuno.