aglio
àglio s. m. [lat. allium]. – 1. Nome delle varie piante erbacee del genere Allium, della famiglia delle liliacee (il genere comprende circa 350 specie, delle regioni temperate dell’emisfero settentr., delle quali una cinquantina in Italia). In partic., indica la specie Allium sativum, erba originaria dell’Asia centr., il cui bulbo, costituito da circa 10 bulbilli di forma ovato-oblunga, avvolti dalle tuniche secche del bulbo, è largamente usato come condimento e, in medicina, come antisettico, vermifugo, ecc.; la pianta ha caule alto fino a 70 cm, foglie lineari, fiori in ombrella, biancastri o rosei, spesso sostituiti in parte da bulbilli. Locuzioni dell’uso com.: testa o capo d’aglio, il bulbo; spicchi d’aglio, i bulbilli; una corona, una treccia, una resta d’aglio o d’agli; spaghetti conditi con aglio e olio; puzzare d’aglio, ecc. 2. Nome di altre specie di piante, quali l’a. acquatico, o giunco fiorito (Butomus umbellatus); l’a. bianco (Allium neapolitanum), coltivato per i candidi fiori; l’a. orsino (Allium ursinum), da cui si ricava un olio etereo usato nella medicina popolare; l’a. romano (Allium scorodoprasum), a bulbo globoso o ovoide con tuniche rosse, e fiori a ombrella misti a bulbilli, che si consumano come lo scalogno; l’a. ungherese, o (erba) cipollina o porro settile (Allium schoenoprasum), che cresce in luoghi paludosi e in prati umidi e torbosi. ◆ Dim. agliétto (v.).