agresto
agrèsto agg. e s. m. [lat. agrĕstis (v. agreste), incrociato per il sign. con l’agg. agro 1]. – 1. agg., ant. Non maturo, acerbo, aspro: cogliere l’uva ancora a.; vino agresto. 2. s. m. a. ant. Varietà di uva che non giunge mai a maturazione (anche agresta s. f.). b. Succo acido (per la presenza di acido tartarico e malico) che si ricava da uve non mature, usato talora come aceto: fare l’a.; in senso fig., fare a., fare l’a., ant., guadagnare sulla spesa, lo stesso che fare la cresta (frase, questa, che ne è derivata per alterazione: v. cresta 2): far’ agresto ..., quando uno mandato a comprare roba, dice havere speso più di quello che ha speso, per rubar quell’avanzo. Vien da i contadini, che per rubare al padrone pigliano l’uva non matura (che si chiama agresto), e ne fanno sugo, e lo vendono (Lippi, Malmantile racquistato VII, 7). Con altro uso fig., battezzato con l’a., riferito a persona incolta, rozza.