agricoltura sostenibile
loc. s.le f. Agricoltura che, nello sfruttamento delle risorse e nelle tecniche di produzione, si propone di non alterare l’equilibrio ambientale. ◆ «È una decisione importante. Ma quel limite di tolleranza dello 0,9% di ingredienti geneticamente modificati non ha una base scientifica». Il professor Miguel Altieri, dell’università di Berkeley, coordinatore del programma di agricoltura sostenibile dell’Onu, esprime perplessità sulla legge europea che da ieri impone di segnalare la presenza non «accidentale» di Ogm. (Virginia Piccolillo, Corriere della sera, 3 luglio 2003, p. 15, Esteri) • piccoli vini crescono. Insieme a una generazione di giovani vignaioli, molti dei quali formati secondo i cardini dell’agricoltura sostenibile, pronti a lasciarsi alle spalle i bidoni di Mancozeb (l’anticrittogamico cancerogeno tra i più usati in agricoltura) per instaurare un diverso rapporto con la terra e con ciò che la terra produce, senza abdicare ai comandamenti della gola. (Licia Granello, Repubblica, 26 marzo 2006, p. 46, Domenicale) • «A [Romano] Prodi, [Piero] Fassino e [Francesco] Rutelli spiegherò che un nuovo partito deve avere tra i punti del programma politiche per l’agricoltura sostenibile, la salvaguardia dell’ambiente e della sovranità alimentare. Temi trasversali che hanno bisogno di essere rappresentati in tutti gli schieramenti» [Carlo Petrini intervistato da Maurizio Tropeano]. (Stampa, 27 maggio 2007, p. 6, Interno).
Composto dal s. f. agricoltura e dall’agg. sostenibile, ricalcando l’espressione ingl. sustainable agriculture.
Già attestato nella Repubblica del 31 maggio 1990, p. 6 (Antonio Cianciullo).