agro-villa
s. f. (iron.) Villa di campagna; con particolare riferimento a edifici signorili costruiti abusivamente al posto di strutture per l’incentivazione dello sviluppo agricolo. ◆ Ammucciuni ammucciuni, quatti quatti nella notte, i deputati regionali siciliani l’hanno fatto di nuovo. E mentre divampava la polemica sul saccheggio delle Eolie, hanno infilato nel mucchio di articoli, commi e sub-commi della manovra finanziaria, la solita leggina sulle «agro-ville» già soppressa due volte dalla Corte costituzionale e dal Commissario di governo. Già che c’erano, hanno esagerato: i finti capannoni agroalimentari potranno essere trasformati non solo in residenze di lusso ma anche in alberghi e ristoranti, scavalcando così tutte le regole decise per le zone agricole. (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 29 ottobre 2004, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso agro- aggiunto al s. f. villa.