aigua
àigua s. f. [dal provenz. aigua, che è il lat. aqua; direttamente dal lat. gli usi dial.]. – Forma ant. per acqua, largamente attestata nella poesia delle origini sia siciliana sia toscana, e anche in ant. usi dial. (genov., lomb., ven.), oggi parzialmente conservatisi, nella stessa forma o in altre varianti (bergam. aigua, eigua; ligure eigua, egua, ecc.): Ancor che l’a. per lo foco lassi La sua grande freddura (Guido delle Colonne); come l’a. viva, Ch’alor è morta e priva Quando si va del corso disviando (Bonagiunta); Com’a. porta raggio E ’l ciel riten le stelle e lo splendore (Guinizzelli). Più rara la variante poet. agua: Sovr’ogn’agua, amorosa donna, sete [= siete] Fontana ... (Guido delle Colonne).