alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto. Alessandro distingueva un intelletto fisico o materiale, mera potenzialità, e un intelletto acquisito, capace di pensare e cioè di essere attualmente ciò che l’intelletto materiale è solo potenzialmente; il passaggio dalla potenza all’atto è opera dell’intelletto agente, che s’identifica con la divinità, ed è l’unico ad essere immortale. L’alessandrismo veniva così a significare negazione dell’immortalità dell’anima individuale, e come tale fu condannato dalla Chiesa, nel Concilio Lateranense del 1513.