allegria
allegrìa s. f. [der. di allegro]. – 1. Contentezza, buon umore, anche di più persone insieme, che si esterna in modo vivace e spesso rumoroso; differisce dall’allegrezza in quanto, più che il sentimento, ne è l’aspetto e la manifestazione esteriore, e può anche essere uno stato abituale: essere, stare in a.; vivere in a., con spensieratezza, tra i divertimenti e i piaceri; a. spontanea, sguaiata, simulata; l’a. è contagiosa; festa, spettacolo che mette, che comunica a.; l’a. non tardò a diffondersi tra i commensali; fare a., divertirsi, far baldoria; fare a. a qualcuno, accoglierlo con dimostrazioni di entusiasmo, fargli festa; come esclam., allegria! allegria!, per incitare al buon umore o per volgere in buon augurio qualche lieve incidente (come quando si versa il vino sulla mensa o si rompe qualche stoviglia): Allegria! allegria! Dove ci sono i cocci ci son feste (Verga). 2. Per estens., vivacità, gaiezza, di cosa che colpisca gradevolmente la vista o l’udito: un’a. di luci, di colori, di suoni.