allegro
allégro agg. [lat. *alĕcer àlĕcris (poi *alècris), dal lat. class. alăcer -cris: v. alacre]. – 1. a. Di persona, che prova allegrezza, e più com. che sente e dimostra allegria: che cos’è che ti rende così a.?; è un uomo sempre a.; temperamento, carattere a., portato per natura all’allegria; stare in a. compagnia; io speravo che oggi si sarebbe stati allegri insieme (Manzoni); gente a., che vive e ama vivere lietamente; prov., gente a. il ciel l’aiuta; Non fa per te di star fra gente a. (Petrarca); c’è poco da stare allegri (quando le cose si mettono al peggio); iron., c’è davvero da essere allegri!; si starebbe allegri se comandasse lui!; estens., di animali: La rondinella sovra al nido allegra, Cantando salutava il nuovo giorno (Poliziano). Come incitamento, per far animo a chi appare triste o preoccupato: allegri!; allegro, via, non ci pensare!. In partic., vedova a. (dal titolo dell’operetta di Fr. Lehár, in ted. Die lustige Witwe), che non mostra di rattristarsi troppo per la sua vedovanza; donna, donnina a., leggera, di facili costumi. b. Leggermente brillo (e per eufemismo scherz., anche di chi è già ubriaco): appariva a. per le abbondanti libagioni. c. estens. Di aspetto, manifestazione, atto, comportamento in cui si rivela allegria : faccia a.; conversazione a.; discorsi a. (talora eufem. per licenziosi); far vita a., divertirsi, vivere con spensieratezza; passo, trotto a., vivace, spigliato; anche fig., nel linguaggio giornalistico, finanza a., spese a., quando si spende senza risparmio, e, con sign. ancora più negativo, concessioni a., assunzioni a., fatte irregolarmente. Di tempo trascorso o da trascorrere lietamente: una gita a., un’a. serata; si prevede un’annata poco allegra. 2. Con valore attivo: a. Che mette allegria: musica a., spettacolo a.; suoni, colori a., vivaci, festosi; un fuoco a., vivo, che fa gran fiamma; di luogo, ridente, piacevole: una stanza a.; una casa allegra (in passato, anche eufem. per casa di piacere, casa equivoca). b. Che dà piacere, soddisfazione: Non ne potrebbe aver vendetta a. (Dante). Per litote, pensieri poco a., tristi, neri; seco rivolgendo diversi pensieri, li quali non è possibile che sempre sieno allegri (Boccaccio). 3. In musica, come agg. e s. m., movimento abbastanza rapido, intermedio tra il presto e l’andante; sue varietà sono l’a. moderato, l’a. con brio, ecc. Per estens., il pezzo da eseguirsi in tale movimento, e per convenzione il primo tempo della sonata nella sua forma classica. 4. In araldica, attributo del cavallo posto sullo scudo passante, libero e senza finimenti. ◆ Dim. allegrétto, solo come termine musicale (v. la voce), poco com. allegrùccio; tra dim. e accr. allegròtto (non com. allegròccio), piuttosto allegro, spec. di persona alquanto brilla; accr. allegróne, anche come sost. (v. la voce). ◆ Avv. allegraménte, con allegria: vivere, cantare allegramente; lavorare allegramente, di buona voglia; prendersela allegramente, non preoccuparsi troppo, o addirittura operare con leggerezza.