allentare
v. tr. e intr. pron. [der. di lento] (io allènto, ecc.). – 1. a. Rendere più lento, cioè meno teso, meno tirato, meno stretto: a. il nodo, la cinghia; a. il freno, le redini, la stretta (anche fig.); anche tr. pron., allentarsi i calzoni, la gonna, la cravatta e sim., slacciarli in modo che stringano meno; in senso fig., a. la borsa, o i cordoni della borsa, cavar fuori i soldi per qualche spesa, mostrarsi generoso. A. le membra, le braccia, rilassarle; a. la mano, aprirla (fig., usare indulgenza, attenuare il rigore). Fam., a. un ceffone, uno schiaffo, darlo. b. Rendere meno rigido: a. la sorveglianza, il controllo, la disciplina. Mitigare, calmare: a. lo sdegno, l’ira; a. la tensione degli animi. Alleviare, rendere meno acerbo: Cerco parlando d’allentar mia pena (Petrarca). 2. intr. pron. a. Farsi più lento, cioè meno teso: la fune s’è allentata. b. fig. Mitigarsi, attenuarsi: farsi meno stretto e intimo: col tempo, i nostri rapporti si sono allentati; già non s’allenta Ne l’offeso guerrier l’impeto e l’ira (T. Tasso). Anticam., scemare di forza, di vigore, anche senza la particella pron.: d’ogne parte Per igual modo allentava la fiamma (Dante); non com., allentarsi nel fare qualche cosa, operare con minor zelo, con meno vigore. c. ant. Allentarsi, o essere allentato (anche allentare, intr.), soffrire d’ernia. 3. Rendere più lento, cioè meno veloce (più com. rallentare): a. il passo, a. la corsa. ◆ Part. pass. allentato, anche come agg.: una corda allentata; avere i calzoni allentati; tenere le braccia allentate; Lucia ... rimetteva e fermava le trecce allentate e arruffate (Manzoni); nel linguaggio sport., terreno allentato (nei campi da gioco), terreno molle.