allettare1
allettare1 v. tr. [lat. allectare, forma intens. di allicĕre «attrarre», part. pass. allectus] (io allètto, ecc.). – 1. Attrarre con lusinghe, con promesse, con inviti, con mezzi di seduzione e sim.: a. gli spettatori, il pubblico, le masse; cercava di a. i presenti con sguardi provocanti; attrarre in genere: essere allettato dal guadagno; non si lasciava a. dalle false ideologie; la pace della campagna mi allettava; a. la vista, gli occhi; Una in tanto drizzossi e le mammelle E tutto ciò che più la vista alletti Mostrò, dal seno in suso (T. Tasso); non com., a. il sonno, conciliarlo, farlo venire. Seguito dalla prep. a, invitare con la persuasione, indurre ad accettare o a fare di buon grado qualche cosa: a. i giovani allo studio; pensò che lì, meglio che altrove, la sua figlia sarebbe trattata con quelle distinzioni e con quelle finezze che potessero più allettarla a scegliere quel monastero come sua perpetua dimora (Manzoni). 2. letter. Accogliere in sé (un sentimento): Perché tanta viltà nel core allette? (Dante); nell’intr. pron., accogliersi: Ond’esta oltracotanza in voi s’alletta? (Dante). ◆ Part. pres. allettante, anche come agg., attraente, invitante: una prospettiva, una proposta a.; promesse allettanti; com’è allettante l’azzurro di questo mare! (o anche il profumo di questo arrosto, il colore rubino di questo barolo).