allotropo
allòtropo s. m. [comp. di allo- e -tropo; cfr. gr. ἀλλότροπος «strano, singolare»]. – 1. In chimica, elemento che può assumere forme diverse (modificazioni allotropiche) e quindi manifestare proprietà fisiche e fisicochimiche differenti (v. allotropia). 2. In linguistica, variante formale sincronica (o doppione) di un’altra parola (come per es. malinconia di fronte a melanconia) o di un altro morfema (come per es., nell’ital. dell’Ottocento, io avevo di fronte a io aveva), talvolta con sfumatura stilistica diversa. Può essere il risultato di trasformazioni fonetiche o morfologiche, o anche di un prestito da una lingua straniera (restaurant, adattato in ristorante). Con sign. più ristretto, sono detti allotropi o, più specificamente, a. etimologici, quei vocaboli di significato diverso, o anche affine, che risalgono per vie differenti alla stessa forma originaria: per es., le coppie vizio, vezzo; nitido, netto; collocare, coricare, nelle quali la derivazione dal lat. vitium, nitidus, collocare si è avuta per via indiretta o dotta per i primi membri, diretta o popolare per i secondi.