altare
s. m. [lat. volg. e tardo altare (class. altaria -ium), di origine incerta]. – 1. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per lo più di pietra o marmo e di forma rettangolare, più raramente di altro materiale e d’altra forma, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte, o immolazioni di vittime) alla divinità; in senso stretto, quello riservato, nel culto cristiano, alla celebrazione della messa e delle funzioni religiose nelle chiese cattoliche, della Cena o comunione nelle chiese luterane, anglicane, calviniste: a. fisso o immobile, quello costruito in stretta connessione con il pavimento, per cui non può essere rimosso, e in cui anche la lastra (o mensa) è unita inseparabilmente alla base, diversamente dalla lastra dell’a. mobile o portatile; l’a. maggiore, posto di solito al centro del presbiterio, più ampio e più ornato degli altri altari, laterali; l’a. della Madonna, di sant’Antonio; a. riservato, su cui possono celebrare solo determinate persone (come sono, per es., gli a. papali nelle 4 basiliche maggiori di Roma e in alcune altre); a. privilegiato, con indulgenza plenaria per il defunto per il quale è celebrata la messa. Locuzioni: ministro dell’a., il sacerdote cattolico; il sacrificio dell’a., la messa; accostarsi all’a., celebrare la messa o prepararsi ad essa (riferito a laici, ricevere la comunione); andare all’a., sposarsi; condurre, menare all’a., sposare, prendere in moglie; innalzare agli a., levare sugli a., santificare, e in senso fig. celebrare, lodare. Talora come simbolo della religione: nemici dell’a.; o del potere ecclesiastico: il trono e l’altare. 2. A. della patria: la parte centrale del monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, sul quale sono poste la statua equestre del sovrano e la statua dell’Italia, e dove è sepolto, dal 1921, il Milite Ignoto. Il nome deriva da quello dato in Francia, durante la Rivoluzione, a una particolare ara (autel de la patrie) consacrata alla patria e agli «immortali principî» del 1789 ed eretta sulla pubblica piazza, spesso accanto all’albero della libertà. 3. Muretto di mattoni refrattarî (detto anche altarino), che nei forni a riverbero serve a separare il focolare dalla camera di riscaldamento, e anche a trattenere il combustibile e a dirigere i prodotti della combustione verso la volta del forno. ◆ Dim. altarino (v.), altaròlo (spesso usato per indicare un piccolo altare portatile), altarùccio.TAV.