alterglobalista
s. m. e f. e agg. Chi o che è convinto della possibilità di costruire un mondo diverso. ◆ Adesso […] la definizione «no global» è del tutto convenzionale. I no global si fanno chiamare più volentieri «new global» o «neo global». O anche «movimento alterglobalista» o persino «glocalista». La difficoltà di darsi un nome condiviso si specchia nella temporanea chiusura di Indymedia-Italia, il «network locale/globale» che per anni è stato l’organo semiufficiale del movimento. (Mattia Feltri, Stampa, 8 dicembre 2006, p. 13, Interno) • La separazione di oggi […] è lontana da quella novecentesca: per gli alterglobalisti, i pacifisti assoluti e tutto l’ambiente della diversità politica radicale è possibile convivere con la sinistra classica, ma non tanto di più. Delle due sinistre, una è ancora e più che mai parlamentare, l’altra è ibrida: non si trasformerà in un partito, talvolta ne colonizza alcuni settori, se ne fa rappresentare senza sposarli, continua a privilegiare l’azione diretta rispetto alle mediazioni politiche. (Edmondo Berselli, Repubblica, 27 febbraio 2007, p. 38, Diario).
Adattato dal s. ingl. alterglobalist.