americanocentrico
(americano-centrico), agg. Relativo alla concezione che considera gli Stati Uniti d’America come fulcro di equilibri politici e culturali. ◆ Un vertice arabo con l’Irak rappresenta tuttavia una rottura dello schema americano-centrico che aveva prevalso nell’ultimo decennio. (Foglio, 13 ottobre 2000, p. 3) • La sentenza non solo si basa su argomentazioni formalistiche, ma muove anche da una visione «americanocentrica» dei rapporti internazionali: è una visione secondo cui le norme internazionali non guidano la condotta degli organi statali che gestiscono la politica interna e internazionale, ma valgono solo finché coincidono con gli interessi statunitensi e nei limiti in cui tali organi vogliano recepire i dettami del diritto internazionale. (Antonio Cassese, Repubblica, 21 luglio 2005, p. 19) • non è nostra intenzione qui negare ai telefilm una specificità venuta a precisarsi nel corso del tempo: si rimane perplessi, tuttavia, in quei punti dove [Aldo] Grasso spende la parola «capolavoro» per prodotti pur eccellenti quali «Hill Street giorno e notte» (1981) o «Lost» (2004); volendo portare sino in fondo il suo paragone con i libri, diremmo che il raffronto con qualsiasi romanzo di Philip Roth, Don DeLillo o James Ellroy - tanto per restare nella logica americanocentrica del volume - risulterebbe impietoso. (Francesco Troiano, Stampa, 30 giugno 2007, Tuttolibri, p. 9).
Composto dagli agg. americano e centrico.
Già attestato nel Corriere della sera del 16 novembre 1994, p. 6.