amicizia
amicìzia s. f. [dal lat. amicitia, der. di amicus «amico»]. – 1. a. Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima: a. profonda, pura, disinteressata (o, al contrario, interessata, superficiale o apparente, e dichiarata o mantenuta soltanto per l’utilità materiale o il vantaggio che se ne può trarre); a. falsa, incostante, ecc.; vincoli, legami di a.; fare, stringere a., legarsi d’a. con qualcuno, meno com. stringersi in a. con qualcuno; coltivare l’a. o un’a.; rompere, guastare l’amicizia. Con sign. più ampio: a. tra due città, tra due paesi; trattato di a., tra due stati. Locuz. particolari: in a., con la libertà e franchezza che l’amicizia consente ed esige: te lo dico in tutta a.; per a., disinteressatamente: lo fece per pura a.; non più in uso la locuz. a. di saluto, di cappello, nient’affatto intima, limitata alle convenzioni esterne; prov., patti chiari, a. lunga. b. Con valore allusivo, e spesso eufemistico, relazione amorosa, anche fra persone dello stesso sesso: in paese si era saputo di quella sua a.; a. particolari (anche con riferimento a Les amitiés particulières, titolo di un romanzo dello scrittore fr. R. Peyrefitte, del 1944), relazioni omosessuali. 2. concr. Amico, amici: avere poche, numerose a.; uomo di molte a.; guàrdati dalle a. pericolose.