amigdala
amìgdala s. f. [dal lat. amygdăla «mandorla», gr. ἀμυγδάλη; come termine medico, è un calco dell’arabo al-lauza «mandorla»]. – 1. In anatomia, denominazione comune a formazioni di diversa natura, che nell’aspetto esteriore ricordano una mandorla; per es.: a. palatina o tonsilla palatina, o più semplicem. tonsilla, organo di tessuto linfatico situato nella faringe; a. cerebrale, o a. del lobo temporale, o semplicem. amigdala (in passato nucleo amigdaloideo), formazione di tessuto nervoso facente parte del sistema limbico. 2. In mineralogia, concrezione minerale che riempie una cavità approssimativamente sferica di una roccia; le amigdale sono di formazione sempre posteriore a quella della roccia e, se numerose, conferiscono a questa la tessitura detta appunto amigdaloide. 3. In paletnologia, utensile a forma di mandorla, tratto da ciottoli o blocchi di pietra dura (selce, quarzite, basalto, ecc.), presentante il vertice appuntito e i margini laterali più o meno diritti e taglienti; fu usato soprattutto nel paleolitico inferiore, ed è detto anche amigdaloide e ascia a mano.