ammazzacosti
(ammazza costi), s. m. e f. e agg. inv. Chi o che riesce a eliminare costi e spese superflui. ◆ [Carlos] Ghosn l’ammazzacosti ha il miracolo facile. Per esempio, ridurre di 3000 franchi le spese necessarie a costruire un’automobile. Sembrava utopia, nella ipersindacalizzata Renault. Invece è un successo pieno. (Enrico Benedetto, Stampa, 28 marzo 1999, p. 19, Economia) • [tit.] Intervista all’uomo delle missioni impossibili / [Carlos] Ghosn l’ammazzacosti: «Così ho risanato Nissan» (Giornale, 24 gennaio 2003, p. 18, Economia) • bisogna porre qualche limite alla frenesia dello sviluppo, senza snaturare quello che poi è sempre stata la F1, la punta più avanzata della produzione di macchine. «Però la ricerca dovrebbe essere più vicina all’auto che non ai satelliti e agli aeroplani», ha precisato [Luca Cordero di] Montezemolo. Spiegando così la strategia Ferrari: accettare quelle innovazioni che abbiano ricadute immediate sulla produzione, scartare quelle che potrebbero averle tra vent’anni. Intanto, vanno bene le nuove regole ammazza costi: l’obbligo di usare lo stesso motore per due weekend di gare ha già ridotto le spese per i propulsori del 10-15%. (Arianna Ravelli, Corriere della sera, 2 gennaio 2007, p. 54, Sport).
Composto dal v. tr. ammazzare e dal s. m. costo.
V. anche taglia-costi.