ammazzacultura
(ammazza-cultura), s. m. e f. e agg. inv. (iron.) Chi o che distrugge la cultura. ◆ Non credo affatto che la televisione sia una rovinafamiglie e un’ammazzacultura: (Giordano Bruno Guerri, Giornale, 1° marzo 2002, p. 19, Album Cultura) • «Non bastano le mostre, e qui non entro nel merito neppure di giudicare se alla Triennale si allestiscono mostre modeste o di livello, per rivitalizzare un gigante. Servono idee, entusiasmi ed energie nuove. [Augusto] Morello aveva cominciato a cambiare, a snellire la burocrazia ammazza-cultura. Adesso che non c’è più che cosa succederà?» [Vittorio Sgarbi intervistato da E. M.]. (Stampa, 22 settembre 2002, Milano, p. 3).
Composto dal v. tr. ammazzare e dal s. f. cultura.