ampio
àmpio (letter. amplo) agg. [lat. amplus]. – 1. Che si estende molto in larghezza; esteso, vasto, spazioso: a. orizzonte; un’a. vetrata, un’a. piazza; la strada era molto lunga, e in fondo c’era una curva a. (Francesco Piccolo); un a. salone, con a. gesti delle braccia; Vedea per l’a. oscurità scintille Balenar d’elmi e di cozzanti brandi (Foscolo). Di abiti, largo, comodo: un vestito a., con maniche a.; avvolto in un a. mantello. 2. fig. a. Copioso, abbondante, in larga misura: fare a. promesse, dare a. garanzie, concedere a. autonomia, lasciare la più a. libertà d’azione; frequente in espressioni proprie del linguaggio giornalistico: avere un a. scambio di vedute, dare o ricevere a. mandato, chiedere o trovare a. spazio (politico, operativo, ecc.). Letter., numeroso: la dura quercia e ’l casto alloro E tutta la frondosa a. famiglia (T. Tasso). b. Esteso (in senso fig.), diffuso: gli diede poi più a. e particolari istruzioni (Manzoni); con riferimento allo stile, si dice di periodi di largo respiro: un periodare assai ampio. ◆ Nel superl., accanto alla forma ampìssimo, è usata anche la forma latineggiante amplìssimo: con amplissimi poteri; Breve e amplissimo carme (Carducci), del sonetto. ◆ Avv. ampiaménte (letter. amplaménte), con larghezza, spec. in senso fig., abbondantemente, diffusamente: come è ampiamente dimostrato dai fatti; carme ampiamente commentato.