anafonesi
anafonèṡi s. f. [comp. di ana- e gr. ϕώνησις «pronuncia»]. – Fenomeno fonetico caratteristico in origine del solo fiorentino e toscano occidentale (trasmesso quindi alla lingua letteraria ed esteso in seguito ai rimanenti dialetti toscani, ma estraneo tuttora a quasi tutti gli altri), per cui le vocali toniche é e ó – esiti normali del latino classico ĭ o ē e rispettivamente ŭ o ō – si mutano nelle vocali più alte, ì e rispettivamente ù, quando siano seguite da determinate consonanti: alle forme léngua, ténca, faméglia, gramégna, méschia, óngere, ecc. degli altri dialetti corrispondono le fiorentine e letterarie lingua, tinca, famiglia, gramigna, mischia, ungere, ecc.