anagogico
anagògico agg. [dal lat. tardo anagogĭcus, gr. ἀναγωγικός, der. di ἀναγωγή «elevazione, sublimazione, induzione» (da ἀνάγω «condurre in alto, sollevare»), e quindi, nel linguaggio neoplatonico, «il passaggio, attraverso i gradi della realtà, dal sensibile all’intelligibile»] (pl. m. -ci). – Relativo all’anagogia: interpretazione a., nell’esegesi biblica, l’interpretazione che nella «lettera» vuole scoprire il significato spirituale o, come anche si dice, il senso anagogico. ◆ Avv. anagogicaménte, secondo l’anagogia, con il metodo anagogico: interpretare anagogicamente un passo della Bibbia.