anagrafe
anàgrafe s. f. [dal gr. ἀναγραϕή «registro» (der. di ἀναγράϕω «registrare»), grecismo preso dalla lingua parlata all’inizio del sec. 15°]. – 1. a. Registro della popolazione destinato, in ogni comune, a documentare lo stato numerico della popolazione stabile e fluttuante e i mutamenti che in essa si verificano per cause naturali e civili (nascita, matrimonio, morte, emigrazione, professione, ecc.). b. L’ufficio incaricato della tenuta di detto registro e del rilascio agl’interessati degli atti di stato civile in relazione alle registrazioni anagrafiche: gli impiegati dell’a.; chiedere un documento all’anagrafe. 2. A. tributaria: struttura amministrativa che provvede alla raccolta e all’ordinamento, su scala nazionale, di dati e notizie concernenti la situazione economico-finanziaria di cittadini, enti, società, ecc. (individuati con un numero di codice fiscale), in modo da permettere, mediante un controllo incrociato di dati di diversa provenienza (eseguito anche con il ricorso a sistemi elettronici), l’accertamento della reale capacità contributiva dei singoli soggetti. 3. A. bovina, registro della popolazione bovina istituito nel 1997 dall’Unione Europea per fronteggiare l’emergenza delle mucche colpite dalla BSE.